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sabato 30 dicembre 2017

Cloro nel cervello: la prima misura in-vivo


Ricercatori di Nano-Cnr e della Scuola Normale Superiore hanno sviluppato un metodo per misurare per la prima volta la concentrazione nelle cellule nervose dell'elemento che regola meccanismi inibitori ed eccitatori del cervello, dal cui equilibrio derivano deficit cognitivi e importanti patologie come autismo ed epilessia. 

Lo studio, pubblicato su Pnas, è stato realizzato con il supporto di Telethon.

Raggiunto un risultato che la neurobiologia inseguiva da tempo: un metodo non invasivo per misurare il cloro nelle cellule cerebrali in vivo, fondamentale poiché deficit cognitivi e malattie come epilessia e autismo sono potenzialmente legati a difetti nella regolazione del cloro. 

A realizzare il nuovo sensore strumento, capace di misurare il valore del cloro nelle cellule nervose di un cervello vivente, l'Istituto Nanoscienze del Consiglio nazionale delle ricerche (Nano-Cnr) e la Scuola Normale Superiore, in collaborazione con Istituto Italiano di Tecnologia e Università di Trento. 

Lo studio è stato realizzato con il supporto di un finanziamento Telethon e pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas).

"La concentrazione del cloro intracellulare è un regolatore cruciale dell'equilibrio tra neuroni eccitatori, che aumentano l'attività cerebrale, e neuroni inibitori, che la riducono. L'equilibrio tra le due componenti è fondamentale per il corretto funzionamento del cervello", spiega Gian Michele Ratto di Nano-Cnr. "Quando il livello di cloro è troppo alto i meccanismi di inibizione funzionano in misura ridotta e il cervello entra in uno stato patologico. Studi recenti suggeriscono che una regolazione difettosa del cloro giochi un ruolo nell'insorgenza di patologie complesse, come epilessia, sindrome di Down e autismo".

È stato così raggiunto un obiettivo che la comunità inseguiva da più di vent'anni. "Il nuovo metodo combina la fluorescenza di due proteine, usate come 'marcatori luminosi' del cloro con la microscopia a due fotoni in vivo, una tecnica di imaging di cui il team di Nano-Cnr è pioniere in Italia. Il risultato è una vera e propria mappa della concentrazione di cloro in un cervello vivente che permette di distinguere condizioni fisiologiche e patologiche", spiega Ratto. "Fino a ora era possibile effettuare misure solo in culture cellulari o sezioni di cervello, sistemi semplificati che non hanno le caratteristiche fisiologiche di un cervello nella sua integrità".

Lo strumento apre così una nuova finestra sul funzionamento del cervello. "Le misure effettuate in vivo hanno dato intanto la prima dimostrazione diretta che la concentrazione di cloro si modifica durante le fasi iniziali dello sviluppo cerebrale. Il prossimo passo sarà studiare le variazioni del cloro associate ad una varietà di condizioni patologiche, compresa l'epilessia, e in modelli genetici di malattie dello spettro autistico", conclude Ratto. "Questo potrà aiutare a capire i meccanismi alla base di patologie come epilessia e autismo, ancora in larga misura sconosciuti, attraverso studi in vivo dove l'integrità del cervello e il suo funzionamento sono preservati".

Questo risultato è stato reso possibile anche grazie ai finanziamenti di Fondazione Telethon che proprio in questi giorni sta promuovendo #presente, la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi per la ricerca scientifica contro le malattie genetiche rare. I pazienti e le loro famiglie hanno infatti bisogno di persone "presenti", che rispondano all'appello con donazioni e azioni. Fino al 23 dicembre, inoltre, si terrà la ventottesima edizione della maratona televisiva in collaborazione con la RAI. Sempre per rispondere "presente" all'appello di Fondazione Telethon, fino al 24 dicembre sarà possibile donare inviando un sms o chiamando il numero solidale 45518.

Roma 30 dicembre 2017


Immagine 1: morfologia fine delle cellule nervose nel cervello in vivo tramite imaging ad alta risoluzione con il sensore del cloro.

Immagine 2: neuroni corticali in vivo 'illuminati' dalle proteine fluorescenti, rossa (usata come riferimento) e verde (misurazione del cloro). (Immagini in basso) combinando immagini planari prese a diversa profondità è possibile ricostruire la struttura tridimensionale del cervello in vivo.

La scheda
Chi: Laboratorio Nest Istituto nanoscienze Cnr, Pisa, Scuola Normale Superiore, Pisa
Che cosa: metodo per misurare in vivo la concentrazione di cloro nelle cellule nervose, pubblicato su PNAS, 'Simultaneous two-photon imaging of intracellular chloride concentration and pH in mouse pyramidal neurons in vivo'


Tiroide, da oggi più facile riconoscere le neoplasie

Risultati immagini per Tiroide, da oggi più facile riconoscere le neoplasie

Un team di ricercatori dell’Ism-Cnr e dell’Università Campus Biomedico di Roma propone un metodo basato sulla microscopia Raman di ultima generazione, per migliorare la diagnosi. 
Evitabile il 50% degli interventi diagnostici. 
Lo studio è pubblicato su Scientific Reports.

L’Istituto di struttura della materia del Consiglio nazionale delle ricerche (Ism-Cnr), in collaborazione con l’Università Campus Bio-Medico di Roma, la Thermo Fisher Scientific di Milano e con il contributo della Fondazione Alberto Sordi, ha recentemente pubblicato su Scientific Reports (gruppo Nature) i risultati di un’indagine riguardante un metodo per distinguere più efficacemente le neoplasie tiroidee benigne da quelle maligne.

“Il numero di pazienti affetti da noduli tiroidei è in costante crescita, con un aumento concomitante della diagnosi di tumore e degli interventi chirurgici, con asportazione totale della tiroide e conseguente terapia ormonale sostitutiva per un numero rilevante di pazienti. 
Tuttavia, secondo la recente letteratura scientifica, in una parte dei pazienti si potrebbero evitare soluzioni chirurgiche, in particolare per le lesioni follicolari della tiroide e, in alcuni casi, per i piccoli carcinomi. Si tratta di una questione di sanità pubblica su scala globale che coinvolge soprattutto i Paesi ad alto reddito e che ha spinto una rimodulazione delle linee-guida del settore”, spiega Julietta V. Rau, ricercatrice dell’Ism-Cnr e prima autrice dello studio: “Attraverso una tecnica combinata di microscopia e spettroscopia di ultima generazione (Raman) siamo riusciti a distinguere meglio e classificare i tessuti sani da quelli neoplastici e a discriminare le neoplasie follicolari tra forma maligna (carcinoma) e benigna (adenoma), con un’accuratezza diagnostica di circa il 90%. La tecnica utilizzata è già stata sperimentata per la diagnosi di altri tumori ed è in grado di attribuire specifiche caratteristiche biochimiche ai tessuti tiroidei osservati al microscopio”.

La conclusione di questo primo studio apre la strada a una diagnostica più accurata dei noduli tiroidei ed è un importante passo verso l'aumento dell'affidabilità della diagnosi delle lesioni follicolari della tiroide, grazie alla spettroscopia Raman accoppiata a indagini istopatologiche. “In futuro confidiamo di poter traslare al paziente questa tecnica nella fase pre-chirurgica, al momento della valutazione per la scelta del trattamento, in modo da dare l’indicazione terapeutica più appropriata”, aggiunge Anna Crescenzi, direttore dell’Unità operativa complessa di Anatomia patologica del Campus bio-medico e principal investigator della ricerca.

"L'importanza dello studio consiste nel fatto che, attualmente, per decidere se un paziente con nodulo tiroideo necessiti di intervento chirurgico o possa essere seguito clinicamente, si utilizzano ecografia e agoaspirato, due strumenti diagnostici che nelle lesioni follicolari non sono discriminanti. Questa situazione si verifica in circa il 20% dei noduli sottoposti ad agoaspirato. Pertanto, questi pazienti ricevono un intervento chirurgico a scopo 'diagnostico', che in più della metà dei casi poteva essere evitato”.
Roma, 30 dicembre 2017

La scheda
Chi: Istituto di struttura della materia di Roma (Ism-Cnr), Università Campus Biomedico di Roma
Cosa: Tiroide, da oggi più facile riconoscere le neoplasie: ‘Proof-of-concept Raman spectroscopy study aimed to differentiate thyroid follicular patterned lesion

sabato 23 dicembre 2017

Il benessere per tutti con le tinture madre e gemmoderivati Bioalma


L’inverno, col freddo e il maltempo, è sicuramente il periodo che mette più a dura prova il nostro organismo.

Durante questa stagione è dunque importante mantenere le difese immunitarie ben attive ed efficienti. 

Per rendere il nostro fisico più resistente ai malanni stagionali, il primo consiglio è quello di seguire una dieta ricca di frutta, verdura e cereali integrali che garantisca il giusto contributo di vitamine, in particolare la C e la D, più altre sostanze come i fermenti lattici e gli omega 3.

Il secondo suggerimento è quello di fare attività fisica, che aumenta le difese immunitarie, regolando il metabolismo e mantenendo il peso forma.

Spesso la nostra vita quotidiana è talmente sedentaria che per fare un po' di benefico movimento basta fare una passeggiata a passo rapido o salire le scale invece di prendere l'ascensore.

Inoltre, per evitare i classici malanni dell’inverno, esistono diversi integratori alimentari che possono essere di supporto per mantenere alte le difese immunitarie.

Tra questi segnaliamo le tinture madri e i gemmoderivati prodotti da Bioalma, un'azienda completamente italiana specializzata in integratori alimentari al 100% naturali, realizzati con un metodo artigianale che impiega materie prime di assoluta qualità.

Tutte le piante e le gemme sono coltivate esclusivamente in Italia e lavorate ancora freschissime. 

I prodotti Bioalma, grazie a concentrazione, metodo di lavorazione e freschezza degli ingredienti, consentono di sfruttare a pieno il potere curativo delle piante da cui sono prodotti.

Al contrario della tradizionale tecnica erboristica di estrazione delle tinture madri che prevede l’utilizzo di alcol, Bioalma ha sviluppato un metodo esclusivo mediante il quale, dopo l'estrazione tutto l’alcol viene eliminato e per il prodotto finale viene usato solo l’estratto, diluito in acqua pura e glicerina.

L’assenza di alcol fa sì che i prodotti Bioalma possano essere assunti anche da bambini e donne in gravidanza. 

Oltre ad essere analcolici al 100%, le tinture madri e i gemmoderivati Bioalma sono senza zuccheri aggiunti, coloranti e altre sostanze di sintesi

Tre sono sono i prodotti firmati Bioalma:

· Erisimo tintura madre: sostiene il tono della voce, aiuta la funzionalità delle vie respiratorie.

· Ribes nero gemmoderivato: prodotto da gemme fresche, coltivate in loco e lavorate in giornata.

· Echinacea tintura madre: sostiene le difese immunitarie, favorisce il benessere delle vie respiratorie

I prodotti Bioalma offrono un ottimo rapporto qualità prezzo e sono disponibili anche su Amazon.



venerdì 22 dicembre 2017

CNR: individuata alterazione nel Parkinson

                                                      
Parkinson: individuata alterazione nella fase iniziale della malattia
La struttura modificata è quella che sovrintende all'apprendimento motorio e a determinarne l'alterazione è l'eccesso della proteina alfa-sinucleina, il cui accumulo porta poi in fase avanzata alla morte dei neuroni dopaminergici e alla manifestazione della malattia. 

La scoperta, opera di un team coordinato da Elvira De Leonibus di Igb-Cnr e Istituto Telethon, permette una diagnosi precoce e lo sviluppo di nuove terapie. Il lavoro è stato pubblicato su Brain.

Un team formato da Elvira De Leonibus, responsabile del Laboratorio di neuropsicofarmacologia dell'Istituto di genetica e biofisica del Consiglio nazionale delle ricerche (Igb-Cnr) di Napoli e Faculty presso l'Istituto Telethon di genetica e medicina (Tigem) di Pozzuoli, Barbara Picconi e Paolo Calabresi della Fondazione Santa Lucia Irccs e dell'Università di Perugia, ha scoperto un nuovo meccanismo di memoria cellulare attivato dall'apprendimento motorio, che viene alterato nelle fasi iniziali della malattia di Parkinson. Il lavoro, finanziato dalla Fondazione con il Sud e dal Miur, è stato pubblicato sulla rivista Brain.

La memoria motoria è l'abilità attraverso cui impariamo a compiere azioni come scrivere, andare in bicicletta, suonare uno strumento, ed è caratterizzata da un apprendimento lento e progressivo che richiede tanto addestramento ma che, una volta acquisito, consente di compiere automaticamente i movimenti. Si sapeva già che la sede cerebrale dell'apprendimento motorio fosse il corpo striato, una struttura antica del cervello posta al di sotto della corteccia cerebrale. Non era chiaro, invece, come le cellule dello striato riuscissero a ricordare quanto già appreso e, partendo da lì, ad apprendere nuovi movimenti e a perfezionare quelli noti. 

"Nel nostro studio abbiamo scoperto, in modelli animali, che l'esercizio motorio lascia un segno per giorni nei neuroni dello striato", spiega De Leonibus, coordinatrice del team di ricerca. "Se applichiamo uno stimolo elettrico ai neuroni dello striato di animali non addestrati, questi danno una risposta inibitoria; se lo stesso stimolo è applicato ad animali sottoposti alle prime sessioni di apprendimento, i neuroni rispondono eccitandosi e questo li rende riconoscibili e consente di perfezionare i movimenti appresi. Tuttavia, una volta che l'esercizio motorio viene acquisito alla perfezione e il movimento viene effettuato automaticamente, i neuroni tornano a dara una risposta inibitoria allo stimolo elettrico". 

Il gruppo di ricerca, che ha coinvolto numerosi giovani ricercatori, come Nadia Giordano e Attilio Iemolo, ha studiato la rilevanza di questa nuova forma di memoria cellulare nella malattia di Parkinson, i cui sintomi (tremori a riposo e lentezza nei movimenti) indicano la morte di un particolare tipo di cellule che porta allo striato la dopamina.  "Oggi sappiamo che l'aumento nella produzione della proteina alfa-sinucleina può da sola portare alla morte dei neuroni dopaminergici e, quindi, allo sviluppo della malattia. I ricercatori hanno quindi inserito all'interno delle cellule che producono dopamina il gene dell'alfa-sinucleina umana, in modo che questa venisse prodotta in quantità spropositate nelle cellule che rilasciano dopamina nello striato, determinandone la morte", prosegue la ricercatrice dell'Igb-Cnr. 

"Si è visto così che molto prima di arrivare alla morte l'eccesso di alfa-sinucleina impediva agli animali di effettuare automaticamente i movimenti appresi. Questi risultati identificano per la prima volta una manifestazione clinica molto precoce nell'apprendimento motorio che precede la morte dei neuroni nella malattia di Parkinson. È quindi un campanello d'allarme utile per la diagnosi precoce e per lo sviluppo di nuove terapie che, se somministrate subito, possono prevenire o rallentare la morte dei neuroni".

I ricercatori si sono chiesti a questo punto in che modo l'eccesso di alfa-sinucleina impedisse la formazione della memoria cellulare, una domanda importante per capire le primissime modificazioni biologiche legate allo sviluppo del Parkinson. "Abbiamo visto che l'eccesso di alfa-sinucleina preveniva la formazione della memoria cellulare riducendo drasticamente la quantità del trasportatore della dopamina, una sorta di controllore dei punti di contatto tra diversi neuroni, e quando i livelli di questo trasportatore si riducono tutte le vescicole di dopamina rilasciate disturbano il corretto scambio di informazioni tra le cellule nervose e, dunque, la formazione della memoria motoria", conclude De Leonibus. 

"L'identificazione di bassi livelli del trasportatore della dopamina in questo stadio precoce, quando ancora non c'è neurodegenerazione, è perciò un aspetto molto rilevante per la diagnosi della malattia. I risultati di questa ricerca suggeriscono che bassi livelli del trasportatore non necessariamente indicano la morte dei neuroni dopaminergici, ma possono invece indicare una sinucleinopatia, un'ipotesi diagnostica che merita approfondimenti mirati con indagini genetiche e prelievo di liquor, al fine di prevederne l'evoluzione".

Questo risultato è stato reso possibile anche grazie ai finanziamenti di Fondazione Telethon che proprio in questi giorni sta promuovendo #presente, la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi per la ricerca scientifica contro le malattie genetiche rare. Inoltre, fino al 23 dicembre si terrà la 28° edizione della Maratona televisiva in collaborazione con la Rai e fino al 24 dicembre sarà possibile fare una donazione inviando un sms o chiamando il numero solidale 45518



Roma, 22 dicembre 2017

La scheda
Che cosa: scoperta di meccanismo di memoria cellulare alterato nelle fasi iniziali della malattia di Parkinson Doi: awx351
Chi: Istituto di genetica e biofisica del Cnr di Napoli, Istituto Telethon di Pozzuoli, Fondazione Santa Lucia Irccs, Università di Perugia


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Ministero della Salute. DDL LORENZIN. MINISTRO ” MISURA FONDAMENTALE. ALTRO TASSELLO DI RIFORMA DEL SSN ”

DDL LORENZIN. MINISTRO: " MISURA FONDAMENTALE. ALTRO TASSELLO DI RIFORMA DEL SSN "

 

"Oggi è una giornata molto importante per la sanità italiana e sono veramente orgogliosa dell'approvazione definitiva da parte del Senato del Ddl che porta il mio nome perché s'introducono fondamentali novità per tutto il settore e perché si aggiunge un nuovo tassello fondamentale al percorso di riforma del sistema". Lo afferma il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin commentando l'approvazione definitiva al Senato del Ddl in materia di sperimentazione clinica di medicinali nonché disposizioni per il riordino delle professioni sanitarie e per la dirigenza sanitaria del Ministero della salute.

 

"Questo ddl, che presentai quasi 5 anni fa – ricorda il Ministro – ha avuto una gestazione lunghissima in Parlamento e introduce misure importantissime per la sanità e per 1 milione di persone che vi lavorano".

 

 

"La legge – sottolinea il Ministro della Salute – prevede nuove norme sulle sperimentazioni cliniche, sulla medicina di genere, pene più severe all'abusivismo sanitario e contro chi commette abusi nelle strutture sanitarie per anziani e disabili. E poi affrontiamo dopo 70 anni la riforma degli Ordini professionali sanitari riconoscendo anche nuove professioni come quelle dell'osteopata e del chiropratico. Nel provvedimento vengono istituiti anche nuovi ordini professionali per infermieri, ostetriche, tecnici sanitari di radiologia medica e professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione".

 

 

Di seguito si riportano le principali novità del c.d. "ddl Lorenzin".


1.     Sperimentazione clinica dei medicinali.

Le nuove disposizioni, adeguando la disciplina italiana alla nuova normativa europea (Regolamento UE 536/2014) prevedono il riordino e la riduzione dei comitati etici esistenti. Viene prevista l'istituzione, infatti, di un Centro di coordinamento nazionale dei comitati etici territoriali per le sperimentazioni cliniche sui medicinali per uso umano e sui dispositivi medici, con funzioni di coordinamento, indirizzo e monitoraggio delle attività di valutazione degli aspetti etici relativi alle sperimentazioni. Si prevede, inoltre, l'individuazione, attraverso successivo decreto ministeriale, di un numero massimo di quaranta comitati etici territoriali (rispetto agli oltre 100 attualmente esistenti) di cui almeno uno per ogni regione, e il riconoscimento di tre comitati etici a valenza nazionale, di cui uno riservato alla sperimentazione in ambito pediatrico.

Tali disposizioni vanno nella direzione della necessità di acquisire una maggiore competitività in ambito internazionale nel settore delle sperimentazioni cliniche, le quali, grazie alla notevole riduzione del numero dei comitati etici e grazie al ruolo di supporto e di vigilanza assegnato al neo istituito centro di coordinamento nazionale, potranno fare affidamento su tempi certi per la loro analisi sotto il profilo etico, oltre che di una tariffa unitaria, parametrata ai meri costi di gestione dell'analisi medesima.


2.     Riordino della disciplina degli Ordini delle professioni sanitarie.

Le nuove disposizioni trasformano gli attuali collegi delle professioni sanitarie e le rispettive federazioni nazionali in ordini delle medesime professioni e relative federazioni nazionali. Agli ordini già esistenti dei medici-chirurghi, dei veterinari e dei farmacisti, si aggiungono gli ordini delle professioni infermieristiche, della professione di ostetrica e dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione.

Contestualmente viene ridisegnata la disciplina relativa al funzionamento interno degli Ordini, risalente al 1946, e vengono inserite disposizioni finalizzate a migliorare la funzionalità degli organi, a chiarire i compiti svolti, valorizzandone, in particolare, il rilievo pubblico e la funzione deontologica, oltre che a favorire la partecipazione interna da parte degli iscritti.


3.     Nuove professioni sanitarie.

Il DDL riscrive la procedura per il riconoscimento di nuove professioni sanitarie, stabilendo dunque un sistema potenzialmente aperto.

Tale procedura, che passerà per il parere tecnico scientifico del Consiglio superiore di Sanità, richiederà l'accordo in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome.

Nell'ambito di tale procedura, un percorso semplificato è fissato per gli osteopati ed i chiropratici, la cui individuazione è già fissata dalla legge, mentre il percorso per il definitivo riconoscimento passa attraverso l'accordo in Conferenza che definirà l'ambito di attività, le funzioni, i criteri di valutazione dell'esperienza professionale nonché quelli per il riconoscimento dei titoli equipollenti connessi a tali professioni.

Con decreto del MIUR, di concerto con il Ministro della salute, saranno, inoltre, definiti l'ordinamento didattico della formazione universitaria.


4.     Riordino della professione dei chimici,  dei fisici, dei biologi e degli psicologi:

Il DDL stabilisce che la vigilanza su tali Professioni, e sui relativi ordini, passi dal Ministero della Giustizia al Ministero della salute. Anche a tali ordini si applicheranno, dunque, le nuove disposizioni relative al funzionamento interno degli Ordini, modificati dal DDL.


5.     Esercizio abusivo delle professioni sanitarie.

Si interviene sul reato di esercizio abusivo della professione, per inserire un'aggravante quando il reato riguardi una professione sanitaria e per prevedere in tali ipotesi la confisca obbligatoria dei beni utilizzati per commettere il reato. Ed in particolare, quando si tratta di beni immobili, si dispone il loro trasferimento al patrimonio del comune ove sono siti, per essere destinati a finalità sociali e assistenziali.


6.       Aggravante per reati commessi contro persone ricoverate.

Viene aggiunta nel codice penale (art. 61) una circostanza aggravante per i reati contro la persona commessi in danno di persone ricoverate presso strutture sanitarie o presso strutture sociosanitarie residenziali o semiresidenziali, pubbliche o private, ovvero presso strutture socioeducative.


7.       Dirigenti sanitari del Ministero della salute

Si modifica la disciplina vigente relativa al ruolo della dirigenza sanitaria del Ministero della salute: da un lato, si istituisce un unico livello del ruolo succitato, e dall'altro, ai dirigenti sanitari del Ministero si estendono gli istituti giuridici ed economici previsti per la dirigenza sanitaria del Servizio sanitario nazionale.

 




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domenica 17 dicembre 2017

Salute. AgriTech: SmartIsland, nuova startup di Digital Magics Palermo, previene malattie e virus

SMARTISLAND È LA NUOVA STARTUP DI DIGITAL MAGICS PALERMO CHE SVILUPPA PRODOTTI E SERVIZI INNOVATIVI PER L'INDUSTRIA AGROALIMENTARE

Il primo progetto di SmartIsland è un sistema di intelligenza artificiale dedicato all'agricoltura di precisione per prevenire malattie e virus delle piante e monitorarne lo stato di salute.

La startup di Niscemi, affiancata dall'incubatore siciliano di Digital Magics, ha ideato tecnologie IoT di vision farming per innovare e migliorare i processi e le produzioni delle aziende agricole.

Palermo, 17 dicembre 2017 - SmartIsland, startup innovativa di Niscemi (Caltanissetta) che sta sviluppando prodotti e servizi tecnologici per le industrie agroalimentari, entra nella squadra di Digital Magics Palermo: sede siciliana di Digital Magics, business incubator quotato su AIM Italia di Borsa Italiana (simbolo: DM), in collaborazione con la società partner Factory Accademia.

Digital Magics Palermo ha acquisito il 10% (Digital Magics 5%, Factory Accademia 5%) del capitale sociale di SmartIsland e sta affiancando con i servizi di incubazione la startup AgriTech nello sviluppo strategico e commerciale.

Il primo progetto ideato dalla neoimpresa digitale è Smart Farm: sistema informatico per l'agricoltura di precisione capace di prevenire malattie, stress idrici, virus e attacchi di parassiti delle piante, controllando, migliorando e automatizzando la gestione dell'intero ciclo produttivo con pianificazioni e dosaggi corretti di irrigazione e concimazione.

Grazie a un robot di intelligenza artificiale, Smart Farm analizza il suolo e in particolare i microelementi come azoto, fosforo e potassio, diventando un innovativo strumento di osservazione per il controllo delle acque e dei terreni, aiutando le aziende agricole a ridurre i tempi di lavoro e compensando gli investimenti con una significativa ottimizzazione delle risorse (manodopera, macchine, energia e concimi).

Le tecnologie IoT (Internet delle Cose) di vision farming, sviluppate da SmartIsland, sono sistemi con software e sensori hardware (che rilevano informazioni sia dal campo che durante la fase di produzione) per la prevenzione, il monitoraggio dello stato di salute e l'analisi del fabbisogno delle coltivazioni come agrumi, ortaggi, ulivi e vigne, inviando alert su PC, smartphone e Tablet degli agricoltori e gestori dell'impresa agricola.

Maria Luisa Cinquerrui, Fondatore e CEO di SmartIsland, ha dichiarato: "Il settore dell'AgriFood è sempre più ampio e dinamico: si stima che in tutto il mondo siano 2,5 miliardi le persone che lavorano nell'agricoltura e 570 milioni le aziende agricole, di cui 513 milioni a conduzione familiare. Con Smart Farm, che lanceremo sul mercato nei primi mesi del 2018, vogliamo applicare le tecnologie dell'Internet of Things alla coltivazione della terra, perché siamo convinti di poter migliorare realmente alcuni aspetti della vita dell'uomo come la salute e il lavoro".

Alessandro Arnetta, Fondatore e CEO di Factory Accademia e Partner di Digital Magics Palermo, dichiara: "SmartIsland è la terza partecipata del nostro incubatore in Sicilia, dopo Morpheos e SpidWit, e rappresenta l'esempio perfetto di come l'innovazione possa creare Industria 4.0 e Impresa 4.0 anche in un mercato così tradizionale come quello dell'agricoltura. La mission, la tecnologia avanzata e le competenze eterogenee ed estremamente complete del team ci hanno letteralmente conquistati. Siamo convinti che questa startup abbia tutte le carte in regola, a partire dal modello di business originale e scalabile, per conquistare nei prossimi anni anche i mercati internazionali".

www.smartisland.info

Salute e Benessere: Oster Classic, per depurarsi dopo le Feste con frutta e verdura!


OSTER CLASSIC
Design retrò, affidabilità moderna

Era il 1946 quando John Oster inventò negli Stati Uniti Osterizer, il primo frullatore adatto all'utilizzo quotidiano per la preparazione dei pasti, un oggetto diventato indispensabile in ogni cucina.
Negli anni i modelli, le tecnologie e il design si sono evoluti e per le famiglie americane – e non solo – Oster è ormai sinonimo di prestazioni eccezionali, affidabilità e semplicità di utilizzo.
Oggi il frullatore Oster Classic è una vera e propria icona perché ha lo stesso design di quello del 1946, ma offre performance migliorate e risultati perfetti.
Caratteristiche principali:
- Design americano originale degli anni '50
- Tecnologia All Metal Drive™: sistema esclusivo Oster di collegamento tra il motore e le lame realizzato completamente con componenti in metallo, per garantire migliore trasferimento di potenza alle lame e maggiore durata nel tempo
- Motore 600W con controllo a 3 velocità
- 4 lame in acciaio inox uniche e rivoluzionarie, in grado di tritare anche il ghiaccio
- Vaso da 1,25 l in vetro refrattario di borosilicato (Pyrex): resiste agli shock termici dei passaggi da caldo a freddo, non si graffia e può essere lavato in lavastoviglie
- Colore Silver
Prezzo suggerito al pubblico: 109,90 Euro

sabato 16 dicembre 2017

Salute. Sterilità e infertilità: un cartoon per fare chiarezza. Il terzo video della campagna di comunicazione #ideefertili di Sifes

Risultati immagini per Salute. Sterilità e infertilità
Bologna, 16 dicembre 2017_Sterilità e infertilità sono due termini che spesso vengono utilizzati come sinonimi, ma che in realtà delineano due condizioni molto differenti: se la sterilità infatti è l'incapacità biologica di portare a termine un concepimento, l'infertilità designa l'impossibilità di portare a termine una gravidanza a concepimento avvenuto. 

A sterilità ed infertilità è dedicato il terzo video animato della campagna #ideefertili promossa da Sifes – Società Italiana di Fertilità e Sterilità, per sensibilizzare i più giovani sulle tematiche afferenti alla salute riproduttiva ed informarli sui comportamenti più corretti per salvaguardarla. Il video realizzato dallo studio creativo Tiwi in collaborazione con l'agenzia MEC & Partners di Bologna, ideatrice della campagna di comunicazione, vede nuovamente come protagonisti Giulia e Luca, "volti" di #ideefertili. 

Con il consueto ritmo vivace e l'estrema chiarezza dei contenuti, la voce fuori campo fornisce informazioni puntuali sulle rispettive problematiche, dando suggerimenti sul percorso da intraprendere nelle diverse fasi della vita. 

Come sempre il messaggio principale è quello di affidarsi a controlli regolari, non soltanto nel momento in cui il problema emerge – ad esempio se dopo un anno di rapporti sessuali non protetti la gravidanza non arriva – ma fin dalla giovanissima età, indicativamente dai 16 anni in poi, in modo da poter intervenire tempestivamente ed affrontare una patologia risolvibile come quella dell'infertilità.

Il video si chiude con il claim che accompagna tutta la campagna di comunicazione: "Qualunque sia la tua idea di futuro, scegli di scegliere", un messaggio privo di qualsiasi giudizio, moralismo o costrizione sociale, che vuole porsi come strumento di consapevolezza per i più giovani, al fine di vivere al meglio la propria sessualità attraverso la corretta conoscenza.

Il video verrà trasmesso sui canali social di #ideefertili, da YouTube a Instagram a Facebook, che in questi mesi dal lancio della campagna a inizio giugno hanno visto aumentare in modo costante le interazioni e gli engagement: moltissime le domande rivolte dagli utenti, a dimostrazione di un gap di informazione evidente. 

D'altra parte la stessa indagine "I giovani e la fertilità", condotta da Sifes a inizio 2017 su un campione di ragazze e ragazzi di età compresa tra i 14 e i 25 anni, aveva rilevato una certa confusione ed approssimazione circa le tematiche afferenti la salute riproduttiva e il significato di infertilità e sterilità, con circa il 65% degli intervistati che ha sovrapposto e confuso i due termini, ed un'altissima percentuale (circa 75%) che ha dichiarato di non essersi mai sottoposta a controlli specialistici.

La volontà di Sifes è quella di fornire un'informazione divertente, leggera ma scientificamente corretta e tentando di accendere l'attenzione su tematiche di importante rilevanza sociale come il trend negativo dei tassi di fertilità nel nostro paese e in Occidente, puntando sulla prevenzione e sulla sensibilizzazione fin dalla giovane e giovanissima età.


Video qui: https://youtu.be/cmoti1E4ls8 



S.I.F.E.S. e MR - Società Italiana di Fertilità e Sterilità e Medicina della Riproduzione è la prima Società Scientifica che si occupa di fertilità, costituita nel 1965 con la specifica finalità di organizzare e promuovere le conoscenze nel campo della fertilità e del suo controllo sia in ambito medico sia in ambito sociale, in particolar modo per le classi più deboli della popolazione. 

Come Società Scientifica si pone l'obiettivo di stimolare la ricerca in tema di riproduzione umana; contribuire alla standardizzazione nazionale ed internazionale della terminologia inerente i problemi della riproduzione e delle procedure diagnostiche e terapeutiche; favorire - attraverso congressi, eventi e campagne informative - lo scambio di conoscenze, ricerche e di esperienze tra i soci, contribuendo alla corretta divulgazione delle stesse verso i cittadini.



lunedì 11 dicembre 2017

HEALTH IN THE CITIES, DECARO (ANCI): “SALUTE BENE COLLETTIVO, I SINDACI PRIMI GARANTI PER LE PROPRIE COMUNITÀ”

HEALTH IN THE CITIES, DECARO (ANCI): "SALUTE BENE COLLETTIVO, I SINDACI PRIMI GARANTI PER LE PROPRIE COMUNITÀ"

"Il concetto di salute, come ci dice da anni l'Oms, è sempre di più legato a fattori sociali, ambientali, abitativi, climatici, lavorativi e culturali. Per questo il sindaco non è più solo la massima autorità in materia di igiene pubblica ed emergenza sanitaria previsto dalla normativa. A lui spetta il compito di accompagnare la propria città verso il futuro, adoperandosi perché i cittadini cambino il loro stile di vita e vivano in condizioni di maggior benessere". 

Lo ha detto Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell'Anci, intervenendo al convegno sulla salute nelle città, organizzato dal ministro della salute Beatrice Lorenzin. Aprendo i lavori, il ministro e il presidente dell'Anci hanno sottoscritto il manifesto 'Urban Health Rome declaration' che definisce le quindici azioni per migliorare la salute nelle città attraverso un approccio multisettoriale di politiche di promozione della salute nell'ambito del contesto urbano.

"Trasporto, inquinamento atmosferico, sicurezza stradale, infrastrutture sportive, pianificazione urbana sostenibile, aree a verde, paura reale o percepita sono tutti fattori determinanti della salute – ha sostenuto Decaro –. Si capisce bene quindi che il ruolo del sindaco, centrale in tutti gli interventi in questi ambiti, è per certi aspetti ancora più importante di quello del ministero o dei direttori generali delle Asl. Ogni amministratore ha il delicato compito di mettere a sistema una serie di interventi settoriali, che incidono in modo fattivo sulle condizioni di vita delle città, considerando il benessere e la salute beni collettivi, da tutelare".

Da questo punto di vista il presidente dell'Anci ha portato a esempio alcuni dati che dimostrano la sensibilità degli amministratori locali al tema. "Dei duemila interventi finanziati nel primo bando periferie, ben 700, incrementando piste ciclabili, aree a verde, playground, hanno un risvolto diretto sulla salute dei cittadini". I sindaci sono in prima linea anche nella lotta allo spreco alimentare: Decaro ha ricordato la carta di Milano firmata in occasione dell'Expo 2015, "che mira anche a promuovere l'educazione alimentare contro la diffusione di malattie croniche, come l'obesità e il diabete".

Roma, 11 Dicembre 2017


Siglata da Lorenzin e Decaro la Urban Health Rome Declaration

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Urban Health Rome Declaration
L’URBAN HEALTH ROME DECLARATION definisce gli aspetti strategici di azione per migliorare la salute nelle città attraverso un approccio di tipo olistico, per quanto riguarda la persona, e di tipo multisettoriale, per quanto attiene alle politiche di promozione della salute nell’ambito del contesto urbano.

L’URBAN HEALTH ROME DECLARATION riconosce che il concetto di salute è un elemento imprescindibile per il benessere di una società e non si riferisce meramente alla sopravvivenza fisica o all'assenza di malattia, ma comprende gli aspetti psicologici, le condizioni naturali, ambientali, climatiche e abitative, la vita lavorativa, economica, sociale e culturale – così come definito dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

L’URBAN HEALTH ROME DECLARATION considera la salute non come “bene individuale” ma quale “bene comune” che chiama tutti i cittadini all’etica e all’osservanza delle regole di convivenza civile, a comportamenti virtuosi basati sul rispetto reciproco.

Il bene comune è dunque un obiettivo da perseguire sia da parte dei cittadini, sia dei sindaci e degli amministratori locali, che devono proporsi come garanti di una sanità equa, facendo sì che la salute della collettività sia considerata un investimento e non solo   un costo.

Il ruolo delle città nella promozione della salute nei prossimi decenni sarà potenziato dal fenomeno dell'urbanizzazione, con una concentrazione del 70% della popolazione globale sul proprio territorio.

L’URBAN HEALTH ROME DECLARATION, in linea con le raccomandazioni dell’OMS:
1.          Riconosce a ogni cittadino il diritto ad una vita sana ed integrata nel proprio contesto urbano e la salute dei cittadini come fulcro di tutte le politiche urbane.
2.         Evidenzia che le amministrazioni devono impegnarsi nella promozione della salute dei cittadini, studiando e monitorando i determinanti della salute specifici del proprio contesto urbano, facendo leva sui punti di forza delle città e riducendo drasticamente i rischi per la salute.
3.         Invita le Istituzioni sanitarie e i Sindaci ad assicurare un alto livello di alfabetizzazione (Health Literacy) e di accessibilità all’informazione sanitaria per tutti i cittadini, aumentando il grado di autoconsapevolezza.
4.        Rileva la necessità di inserire l’educazione sanitaria in tutti i programmi scolastici, con particolare riferimento ai rischi per la salute nel contesto urbano.
5.         Incoraggia ad attuare strategie per assicurare la promozione di stili di vita sani nelle scuole, nelle università, nei luoghi di lavoro, nelle grandi comunità e nelle famiglie.
6.        Propone l’attuazione di politiche d'incentivazione rivolte alle imprese socialmente responsabili che investano in sicurezza e prevenzione e che promuovano la salute negli ambienti di lavoro.
7.         Esorta a promuovere una cultura alimentare appropriata, attraverso programmi dietetici mirati, prevenendo l’obesità, le malattie cardiovascolari, il diabete di tipo 2.
8.        Incoraggia la creazione di iniziative locali per promuovere l’adesione dei cittadini ai programmi di prevenzione primaria, con particolare riferimento alle malattie croniche, trasmissibili e non trasmissibili.
9.        Richiama l’attenzione sulla necessità di ampliare e migliorare l’accesso alle pratiche sportive e motorie per tutti i cittadini, favorendo lo sviluppo psicofisico dei giovani e l’invecchiamento attivo.
10.     Accoglie con estremo favore e incoraggia la condivisione di buone pratiche a livello locale, come la creazione di percorsi ciclo-pedonali per attività di running e walking, e l'utilizzazione degli spazi verdi pubblici attrezzati come "palestre a cielo aperto".
11.       Sollecita le amministrazioni locali a sviluppare politiche locali di trasporto urbano orientate alla sostenibilità ambientale e alla creazione di una vita salutare.
12.      Sottolinea l’urgenza di agire direttamente sui fattori ambientali e climatici per ridurre i rischi legati allo sviluppo di malattie correlate all’inquinamento atmosferico e ambientale.
13.      Ribadisce l’esigenza di considerare la salute delle fasce più deboli e a rischio, quale priorità per l’inclusione sociale nel contesto urbano.
14.     Auspica una forte alleanza tra Comuni, Università, Aziende sanitarie, Centri di ricerca, industria e professionisti per studiare e monitorare a livello urbano i determinanti della salute dei cittadini.
15.      Suggerisce la creazione della figura dell'Health City Manager, in grado di guidare il processo di miglioramento della salute in ambito urbano, in sinergia con le amministrazioni locali e sanitarie.



Roma, 11 dicembre 2017

Antonio Decaro,  Presidente ANCI         Beatrice Lorenzin, Ministro della Salute

                                                                                                        

domenica 10 dicembre 2017

Salute. General Electric supporta lo sviluppo delle terapie cellulari con un'innovativa tecnologia di scongelamento automatico

GE HEALTHCARE SUPPORTA LO SVILUPPO DI TERAPIE CELLULARI CON UN'INNOVATIVA TECNOLOGIA DI SCONGELAMENTO

La nuova soluzione offre lo scongelamento automatico a secco delle sacche crioconservate, per affrontare le principali sfide delle terapie cellulari

La tecnologia rende l'offerta di GE Healthcare ancora più completa, con prodotti che consentono di coprire quasi ogni passo nella produzione delle terapie cellulari

MILANO, 10 dicembre 2017 – Migliorare l'efficienza delle terapie cellulari, rendendole accessibili a un numero sempre maggiore di pazienti. 
È questo l'obiettivo di GE Healthcare, divisione medicale di General Electric, che ha presentato il primo modello di una nuova tecnologia per lo scongelamento di grandi volumi di cellule crioconservate in sacche. 
Questa gamma di innovative unità automatizzate per lo scongelamento a secco estende le capacità di controllo nelle terapie cellulari più delicate, rispondendo alle principali sfide affrontate dalle aziende operanti nel settore. 
Progettata per superare i molteplici limiti della pratica standard di scongelamento tramite bagno termostatico, la nuova serie di soluzioni offre un sistema di recupero semplice, riproducibile e tracciabile che mantiene la vitalità cellulare per prevenire la perdita dell'effetto terapeutico.
Con circa 900 studi clinici di terapie cellulari in corso in tutto il mondo e alcuni prodotti approvati come trattamenti, l'emergere di terapie cellulari ha il potenziale per cambiare il panorama dell'assistenza sanitaria. 
Tuttavia, il mantenimento dell'attività delle cellule nel corso di tutta la catena criogenica (cryochain) è una sfida importante.
Lo scongelamento delle cellule è la parte finale e meno controllata della catena criogenica. Il processo viene spesso effettuato in bagni termostatici, con incongruenze dovute alla determinazione soggettiva del punto finale di scongelamento e al rischio di contaminazione tramite acqua. 
Anche la raccolta e l'analisi dei dati provenienti da diversi siti di scongelamento, che spesso avviene mediante registrazioni cartacee, rallenta l'evoluzione delle terapie Nel 2015, la principale organizzazione attiva nel campo della terapia cellulare con sede nel Regno Unito, la Cell and Gene Therapy Catapult, ha riconosciuto questi ostacoli alla commercializzazione delle terapie cellulari e si è rivolta ad Asymptote (società ora parte di GE Healthcare) per sfruttare la sua esperienza nella crioconservazione e trovare soluzioni. 
Disponibile in commercio, la nuova tecnologia di GE Healthcare standardizza e semplifica il recupero di campioni crioconservati, con un sistema che consente una registrazione completa e verificabile del processo di scongelamento. 
Combinando tecnologie di automazione e di scongelamento a secco, lo strumento consente di determinare con precisione il termine dello scongelamento ed elimina il rischio di contaminazione associato ai bagni termostatici. I profili di funzionamento possono essere personalizzati per ogni tipologia di prodotto e trasmessi agli strumenti su più siti per garantire uno scongelamento uniforme dei campioni. 
Inoltre, tutte le unità della nuova tecnologia hanno un'opzione "lock-down" che limita i profili accessibili agli operatori minimizzando il rischio di errore. Il registro elettronico dei dati crea una registrazione di ogni fase del processo di scongelamento e consente di identificare rapidamente eventuali fonti di variazione. Tutte le unità della nuova serie di tecnologie si integrano con la piattaforma digitale my.Cryochain di GE, per standardizzare e controllare i processi di scongelamento tramite qualsiasi web-browser.
"Dato l'aumentare del numero di terapie cellulari, GE Healthcare si è concentrata sulla creazione di soluzioni che salvaguardino la produzione e l'erogazione di queste terapie", ha affermato Ger Brophy, General Manager Cell Therapy di GE Healthcare. 
"La nuova serie di soluzioni fornirà certezze nello scongelamento delle cellule, attraverso un processo automatizzato a secco e la completa tracciabilità delle procedure. Questa tecnologia è in grado di trasformare lo stadio finale delle terapie cellulari e di contribuire a far progredire l'industrializzazione e la somministrazione di queste terapie potenzialmente salvavita".
La tecnologia è ora disponibile come strumento da laboratorio e nei progetti di sperimentazione clinica.
La nuova tecnologia rende l'offerta di GE Healthcare per questo settore ancora più completa, con prodotti che consentono di coprire quasi ogni passo nella produzione delle terapie cellulari. 
GE Healthcare può quindi essere un partner fondamentale nel processo di industrializzazione e di produzione su larga scala di terapie cellulari per curare un maggior numero di persone a costi sempre più contenuti.
La nuova serie di strumenti automatici di GE Healthcare è destinata esclusivamente alla ricerca. Non si tratta di dispositivi medici e non sono stati sottoposti a registrazione, autorizzazione o approvazione da parte di autorità di regolamentazione. L'Utente è l'unico responsabile per ottenere le necessarie autorizzazion prima di qualsiasi utilizzo clinico.



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